Signor Ineichen, lei lavora per V-ZUG dal dicembre 2005. Qual è il momento migliore che ricorda?
Be’, ce ne sono stati parecchi, ma il momento più importante per me è stato l’apertura del V-ZUG Studio a Shanghai nel novembre 2014, ho uno splendido ricordo di quel giorno. Un altro momento altrettanto emozionante è stato quello della quotazione in borsa dell’azienda nel giugno 2020, un giorno molto significativo per il futuro del gruppo V-ZUG.
L’offerta pubblica iniziale è andata molto bene e questo è in parte merito vostro. In che modo vorrebbe contribuire all’ulteriore successo di V-ZUG in qualità di Chief Financial Officer?
Considero l’ambito finanziario un ambito di servizio che fornisce supporto all’intera azienda. Ritengo che tra le mie responsabilità rientri anche quella di fornire ai dirigenti le informazioni trasparenti necessarie per il processo decisionale, di influenzare le decisioni in base alla rilevanza commerciale, ma anche di analizzare le decisioni a posteriori in modo da poter imparare da eventuali errori commessi. Penso che dobbiamo valutare continuamente se le nostre decisioni e le misure adottate ci stanno conducendo nella giusta direzione. Molti considerano la Divisione Finanziaria come un insieme di contabili, ma per me è molto di più: dopo tutto, i risultati di ogni singola decisione finiscono nel nostro bilancio. Ed è qui che diventa chiaro se abbiamo preso le decisioni giuste o meno.
Parla del suo lavoro con passione. Ha sempre avuto una propensione per i numeri?
Sì, direi proprio di sì. La mia passione per i numeri è iniziata quando ero bambino. Il mio padrino era il direttore finanziario di una grande azienda, cosa che mi affascinava e che ha scatenato il mio interesse per i numeri. Da bambino compilavo classifiche e statistiche per ogni cosa, a 13 anni sono stato ospite di un programma radiofonico sulla paghetta. Ho sempre saputo che avrei avuto un ruolo di qualche tipo nel campo della finanza. Il fatto che mi piaccia tanto questa professione è qualcosa per cui mi sento davvero grato.
Come la descriverebbe il suo migliore amico?
Affidabile, onesto e con i piedi per terra, ma anche una persona a cui piace divertirsi. Penso che sia molto importante per noi riuscire a ridere ogni giorno. A casa o al lavoro è bello farsi una risata in compagnia.